Nel numero 42 di Viversani & Belli è stato pubblicato un articolo che presenta le due soluzioni al problema della smagliatura. La giornalista ha realizzato un testo dettagliato che descrive gli unici metodi che hanno dimostrato la propria efficacia contro le strie ottenendo prestigiose pubblicazioni scientifiche: la Biodermogenesi ed il laser frazionale.
Confrontando i contenuti dell’articolo si comprende perché sia stata indicata come prima soluzione la Biodermogenesi. Se da un lato si apprezza come questo metodo porti ad una soluzione dell’inestetismo ristrutturando la pelle in assenza di effetti collaterali, aumentando la riproduzione di collagene ed elastina e migliorando la circolazione sanguigna all’interno del solco della stria, che tende a rigenerarsi, dall’altro il laser frazionale prevede sia tempi di recupero anche se non lunghi e la necessità di un’azione anestetica (problemi entrambi non riscontrati con Biodermogenesi) e agisce coagulando (e quindi danneggiando irreversibilmente) piccole porzioni di tessuto, lasciando comunque intatta l’area circostante.
Per finire si deve porre l’attenzione sul fatto che il laser frazionale prevede tassativamente e per tempi prolungati l’adozione di creme solari ad altissima protezione per evitare una serie di effetti collaterali noti allo stato dell’arte, quali ad esempio l’apparizione di macchie scure di difficile soluzione, mentre invece la Biodermogenesi cerca l’esposizione solare, perché a differenza di tutti gli altri metodi ha dimostrato di rigenerare anche i melanociti della smagliatura, permettendole quindi di potersi esporre al sole senza alcun rischio o necessità di alte protezioni, ma addirittura tornando ad abbronzarsi con naturalezza.
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